Gatti neri, gatti bianchi
Gatti neri, gatti bianchi – Dal 17 febbraio al 31 marzo 2018 – Wow Spazio Fumetto, viale Campania 12, Milano – Orari: dal martedì al venerdì, dalle 15.00 alle 19.00; sabato e domenica dalle 15.00 alle 20.00 – Ingresso libero
Dal 1990, il 17 febbraio si festeggia la Giornata Nazionale del Gatto. Così, a Milano e a Roma, il festival La città dei gatti presenta una serie di iniziative dedicate ai catofili, ospitate nei luoghi ad alto tasso di “felinità” delle due città, che raccontano il gatto non solo come amico dell’uomo, ma come protagonista della cultura, del tempo libero, della musica e dell’arte.
WOW Spazio Fumetto, il Museo del Fumetto, dell’illustrazione e dell’immagine animata di Milano (viale Campania 12) partecipa all’iniziativa con una mostra unica dedicata ai gatti neri e bianchi più famosi del cinema, dell’animazione e dell’immaginario.
Il progetto, realizzato in collaborazione con UrbanPet, Radio Bau, Youpet.it e Feliway, verrà presentato, in concomitanza con l’inaugurazione della mostra, sabato 17 febbraio, alle ore 17.00, con un incontro speciale nel quale verranno assegnati il premio UrbanCat e il premio Anna Magnani al regista Bruno Bozzetto (autore del bellissimo Valzer triste), alla giornalista Maria Luisa Cocozza conduttrice del programma L’Arca di Noè su Canale5, all’Associazione Mondo Gatto di Milano e alla Colonia Felina del Verano di Roma.
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Con i loro movimenti sinuosi, la loro instancabile voglia d’indipendenza, l’innaturale quanto giustificata superbia, la magia ammaliante del loro sguardo i gatti hanno da sempre colpito l’immaginazione degli artisti, non ultima quella dei grafici, dei fumettisti e degli animatori. A partire dal celebre gatto nero che campeggiava sui manifesti de Le Chat Noir, uno dei locali più celebri della Parigi di fine Ottocento, fino ai gatti ancora oggi utilizzati in pubblicità è stato tutto un fiorire di segni grafici e artistici che in oltre cento anni di grafica hanno omaggiato i felini più amati dall’uomo.
Non ultimi sono arrivati il Fumetto e il cinema d’animazione che hanno spesso eletti a protagonisti di serie di successo gatti di ogni tipo, con preferenza per i gatti neri per via della loro silhouette ben definibile sulla carta e sullo schermo: non è un caso se il primo gatto a cartoni animati della storia fosse un micio nero, il mitico Felix (1917), così come era nero (o meglio nera visto che si trattava di una gatta) il primo micio protagonista di una serie di strisce a fumetti, ossia Krazy Kat (1910).
Non ultimi sono arrivati il Fumetto e il cinema d’animazione che hanno spesso eletti a protagonisti di serie di successo gatti di ogni tipo, con preferenza per i gatti neri per via della loro silhouette ben definibile sulla carta e sullo schermo: non è un caso se il primo gatto a cartoni animati della storia fosse un micio nero, il mitico Felix (1917), così come era nero (o meglio nera visto che si trattava di una gatta) il primo micio protagonista di una serie di strisce a fumetti, ossia Krazy Kat (1910).
È con questi personaggi che prende le sue mosse la mostra Gatti neri, gatti bianchi, un divertente percorso inedito sulle orme dei gatti più famosi del cinema, del Fumetto e dell’immaginario.
Un posto molto speciale è tutto per un gatto che non è nato nel Fumetto, ma nella letteratura: parliamo di Plutone, il gatto nero protagonista di uno dei racconti più celebri dello scrittore statunitense Edgar Allan Poe, pubblicato per la prima volta nel 1843 e ripetutamente adattato anche nei fumetti. Forse è proprio a Plutone che si ispira Tiziano Sclavi per il magico gatto Cagliostro, presenza ricorrente delle avventure di Dylan Dog.
A Plutone e a tutti i gatti neri e bianchi protagonisti della letteratura è dedicato il catalogo Gatti Neri Gatti Bianchiedito in coedizione da WOW Spazio Fumetto ed Excalibur.
A volte la natura felina di un personaggio non è conosciuta da tutti: anche Gambadilegno, l’eterno rivale di Topolino, è un grosso gattone! E sempre in casa Disney come dimenticare il tenero Figaro, il gatto di Geppetto che dopo essere comparso nel capolavoro dell’animazione Pinocchio è diventato il micio di casa di Minni. La passione del fumetto per i gatti neri prosegue fino ai nostri giorni, come dimostra la saggia Luna, micia consigliera dell’eroina giapponese Sailor Moon, o il duro detective Blacksad, che si muove in un mondo popolato da animali di ogni genere ma ispirato ai romanzi hard-boiled degli anni Cinquanta.
Ultimo arrivato in questo mondo di gatti di carta è Gatto Pepè, un simpatico micio filosofo, protagonista di strisce create da Denis Battaglia pubblicate sul web e sulla rivista digitale Sbam! Comics (e presto, molto presto – spoiler! – in uno dei prossimi titoli degli Sbam! Libri, Ndr)
I gatti bianchi sono meno numerosi, forse perché il gatto nero nell’immaginario collettivo porta con sé una vasta simbologia che fumettisti e animatori implicitamente intendevano citare.
Ci sono però esponenti di tutto rispetto anche tra i gatti bianchi, primo tra tutti uno dei più grandi successi felini della storia: Simon’s Cat, simpaticissimo gatto bianco che nato per una serie di cartoni ideati per il web ha conquistato tutto il mondo con la sua simpatia e la sua fedele rappresentazione di cosa vuole dire avere un gatto in giro per casa. Sempre dal web arriva Due cuori e una gatta, divertente serial a fumetti ideato dall’italiano Stefano “Kaneda” Gargano. Ma non mancano anche gatti bianchi diventati classici, come Duchessa e Minu degli Aristogatti.
Ci sono però esponenti di tutto rispetto anche tra i gatti bianchi, primo tra tutti uno dei più grandi successi felini della storia: Simon’s Cat, simpaticissimo gatto bianco che nato per una serie di cartoni ideati per il web ha conquistato tutto il mondo con la sua simpatia e la sua fedele rappresentazione di cosa vuole dire avere un gatto in giro per casa. Sempre dal web arriva Due cuori e una gatta, divertente serial a fumetti ideato dall’italiano Stefano “Kaneda” Gargano. Ma non mancano anche gatti bianchi diventati classici, come Duchessa e Minu degli Aristogatti.
A fare da collante tra le due sezioni, un altro amatissimo gatto caratterizzato dall’essere un po’ bianco e un po’ nero: lo sfortunato gatto Silvestro, impegnato in un’eterna caccia al canarino Titti, che si conclude sempre così male da costringere il nipote Silvestrino a nascondere il muso sotto un sacchetto di carta.
Ogni gatto sarà raccontato da didascalie e “rappresentato” da disegni, albi a fumetti, gadget e video, in un viaggio inedito e divertente alla scoperta del lato “felino” del Fumetto e del cinema.
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